RAV e Piano di Miglioramento

Tutte le scuole d’Italia hanno completato nel corso dell’anno scolastico 2014/15 una autovalutazione sul format chiamato RAV (Rapporto di Autovalutazione).

Il format elettronico, rigoroso ed a carattere nazionale, ha chiamato tutte le scuole ad un impegno auto valutativo non indifferente basato sull’analisi di:

  1. contesto e risorse;
  2. esiti e risultati scolastici;
  3. processi, curricolo, progettazione e valutazione;
  4. individuazione di priorità.

Il RAV è diventato così un documento pubblico articolato in cinque sezioni che, attraverso 49 indicatori, ha consentito alle scuole di guardarsi allo specchio, riuscire a cogliere i propri punti di forza e di debolezza, mettersi a confronto con dati nazioni ed internazionali ed elaborare quindi le strategie per rafforzare la propria azione educativa. 

I fattori di criticità emersi dalla compilazione del RAV costituiscono il punto di partenza per l’elaborazione del Piano di Miglioramento (PdM). Il RAV ha avuto la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, al fine appunto del suo miglioramento. Il PdM si colloca perciò su una linea di stretta correlazione e coerenza da un lato con il RAV e dall’altro con il POF Triennale, divenendone parte integrante e fondamentale, poiché rappresenta la politica strategica della scuola. 

Pubblicato: 1 Aprile 2022 - Revisione: 5 Aprile 2022

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